mercoledì 16 aprile 2008

I TURBOLENTI

Il Teatro delle Scuole 2008
Lunedì 26 maggio, ore 20.30 - Sala InterAction

I.P.C. “ALDROVANDI-RUBBIANI” - BOLOGNA
I TURBOLENTI ovvero il mondo che vogliamo
laboratorio e regia a cura di Micaela Casalboni e Giulia Ventura (Teatro dell’Argine)
assistenti alla regia Francesca Bagnara e Annalisa Errigo

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con
Gina Alboretto, Francesca Bagnara, Ewelina Baran, Giorgia Barbieri, Azzurra Bonaiuti, Jenny Calzolari, Nadia Condello, Marzia Di Gialleonardo, Francesca Gandolfi, Esmeralda Jonuzi, Yaa Opoku Adwibi, Lucrezia Pancaldi, Giulia Previato, Giacomo Rizzi, Wilma Rodrigo, Elisabetta Sebartoli, Sanaa Selfaoui, Katia Sforza, Selvaggia Tegon
laboratorio e regia a cura di Micaela Casalboni e Giulia Ventura (Teatro dell'Argine) assistenti alla regia: Francesca Bagnara e Annalisa Errigo

PRESENTAZIONE
«Sono Valentina. Per tre minuti ogni mattina, da anni, festivi compresi, mi fermo a guardare questo incrocio e anche se cambiano le persone la scena resta sempre uguale: qualcuno cerca un taxi, qualcuno parla al cellulare, a due cellulari, a tre cellulari, altri finiscono di truccarsi, corrono, fanno oscillare le ventiquattrore, mangiano, corrono, comprano, imprecano, corrono, navigano in internet, corrono, acquistano azioni, corrono, corrono, corrono. Tutti soli. La vita è talmente veloce che i matrimoni durano un giorno, le cene in famiglia pochi secondi, e i primi appuntamenti non durano nemmeno. Viviamo la vita di una farfalla. O meglio, vivono. Eh già, perché io sono diversa, lo sono sempre stata. Lenta, lenta, lenta. Per questo per tre minuti ogni mattina, da anni, festivi compresi, mi fermo guardare lo stesso incrocio. Chissà che prima o poi non attraversi la strada una persona lenta come me». Neonati sparati fuori dalla pancia in 2 secondi netti, feste di compleanno della durata di 7, interrogazioni di 30, pranzi e cene di 1 minuto, vacanze estive di 1 ora, il primo appuntamento praticamente inesistente: questo è il mondo di Valentina, nel quale tutti corrono corrono corrono e nessuno si accorge di lei; nel quale nessuno l'ha mai sentita parlare, perché è così lenta che gli altri sono già andati a dormire prima che lei sia riuscita ad articolare la prima parola; nel quale attraversare la strada ogni mattina è come correre la Parigi-Dakar: una lotta per la sopravvivenza. Un mondo assurdo, surreale e divertentissimo, nato come di consueto dalla volontà, dalla creatività, dalle proposte dei 19 ragazzi del gruppo di teatro: da loro arrivano le idee che hanno dato vita a questa storia assolutamente inventata, innegabilmente esilarante, apparentemente assurda, ma che in realtà parla di loro, del loro mondo (e del nostro) più di quanto possa sembrare. Un mondo che va sempre più veloce e che spesso, in questa fretta, si divora le cose, le persone, i rapporti umani e soprattutto i dettagli, le caratteristiche, i particolari, che sono invece proprio ciò che fa la differenza.

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